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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Il poeta scrive a Pat a cui rubarono il sellino nuovo che era così godurioso


Parlaci, ti prego, del sellino vecchio e del sellino nuovo, così godurioso: ma se il ladro ti ha tolto il sellino godurioso ridandoti il sellino vecchio, non godurioso, non penso lo si possa ritenere cortese, dispettoso sì. Comunque, il sellino, in ogni tavola che illustra la bicicletta, è la parte che viene sempre contrassegnata con il numero 1, 2 la canna, 3 il manubrio, 7 la leva del cambio.
Per  1 ci narrerai del buon modo antico, perché è così che si va in bici, tutti conoscono questo modo di adattarsi al sellino e allora  Pat è davvero inutile descriverlo; del 2 , per quanto la canna passi per la cavalcata, e pare che per  la donna è importante che la canna sia grossa e lunga;  per il manubrio ognuno la pensa come vuole  e Pat non ci disse nulla nemmeno per questo elemento, anziché farci capire come sia importante che lei pieghi le ginocchia in modo che tra i talloni, le chiappe, le anche e il manubrio ci sia quella distanza giusta che anche quando tendi l’arco sai che stai per infilzare così proficuamente da immergerti sin nel profondo; non so Pat ma diverse giovani donne hanno riferito che il gioco consiste poi nel pompare come un dannato, da una parte, e dall’altra nell’agitarsi e nel far mulinare il culo, così che, incredulo l’ascoltatore, si chieda che cosa c'entri  tutto questo con il manubrio se poi , anche se Pat tace, lei riceverà a gola piena la dolce rugiada del liquore che l’irrora.
La leva del cambio, che è numerata 7, fa pensare alle gambe incrociate: lei solleva le gambe e gioca di culo a più non posso, Pat ma il sellino, quello nuovo, quello godurioso è lo stesso della leva del cambio, anche qui a gambe incrociate, come lì nel buon modo antico, pedalando pedalando e dama e cavaliere cadono in deliquio, tanto è che godendo all’unisono uniscono 7 e 1, leva e sellino, e lei pedala come se fosse in ginocchio per come fa gravare il peso del corpo sulle mani che avvinghiano il manubrio , tant’è vero che, si narra, più di un compagno  di pedalata a sua volta si mette così dietro di lei, con il busto eretto, posa una mano sulla groppa della ciclista che sta davanti e, con l’altra, guida il suo manubrio. Sappiamo che deve abbassarsi per spingersi di colpo, ma è un modo di pedalare il 17 favorevole ai manubri corti, non necessariamente grossi. Col manubrio e il sellino, Pat ama sistemarsi piegata sulla canna, col culo proteso in modo che , quando ha compagni di cordata, possa almeno eludere la sorveglianza della sorella tanto che vengono abbinate e la dolcezza del…pedalare e il piacere di sfuggire, pedalando così, alla sorveglianza, anche se presenta dei rischi, anche perché ricorda da vicino, ma è immorale, lo so, per fare il 31, un clistere portentoso…
Julie Dibens in azione:
particolare Heimlich è il numero 130 che,
se letto in corsa da dx a sx, fa ...31!

Ecco qua la riproduzione della tagcloud di Wordle(che, in qualche modo, ci è stata sollecitata da Malaguzzi) che troverete anche nella sidebar(cliccandoci sopra si ha il collegamento con il link originario):
                                                               
      "Julie Dibens come se fosse Pat a cui il poeta scrive"
E' straordinario come visivamente sia stata randomizzata la carica patagonistica di Julie Dibens in perfetta connessione geometrica con il sellino, la canna e il manubrio di Pat. E' talmente carica di senso e di misura la tagcloud di Wordle che ogni visionatore può vedere come il segno sintagmatico si disponga sulla bicicletta e come ci sia in atto una prossemica profonda e iconica, lampante, di quello che possiamo chiamare, e abbiamo chiamato per i suoi numeri che rinviano anche alla leva del cambio,  "Foubiking"(che per chi capisce cosa sia il "Fou" francese la pedalata si va o si fa "facendosi" sempre più pat(a)fisica...tanto che la Pat invocata potrà fare a meno di parlarci di quello che Julie patarealizza o patafa).