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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Gianna Nannini • Hey Bionda e il Poeta che va matto per le Bionde




 Hey Bionda
Lyrics by Gianna Nannini © 1988








Il poeta che va matto per le bionde 
Il Poeta semiologo  dell' effimera scienza della manomorta 
intervistato  da simona pisani





Simona Pisani E’ vero che sei un poeta che va matto per le bionde?
V.S. Gaudio Se sì, che significherebbe?
SP Che sei un poeta che quando vede una bionda, come minimo le fai un’”elegia” o un “itifallo”…
VSG Oppure un “carme trionfale”, una “romanza”, un “iporchema”, dai, che mi viene meglio; anche la “malmaritata” mi viene su che è una bellezza!
SP E pensare che non sei mai stato ritenuto un poeta da idillio, né lirico, ma qualche favola, a star dentro “Topolino” , va là che l’avrai pur scritta, no?
VSG Sì. Ho fatto il cantore di gesta e inventato nuovi generi, mai canonizzati, per i bambini; e se vuoi saperla tutta, sono stato anche dentro “Il Giornale di Barbie” fatto dalla Mondadori, quando non era fatta di cazzuole, triangoli e mattoni, e così avvenne che imbarcai il mio oggetto a, con gli articoli connessi, per inseguire la povera Farrah Fawcett, che, lo sai no?, fu presa a modello per rifare, nel 1977, la costituzione bionda di “Barbie”.
SP Questo lo sapevo. E’, la “bellissima figa senza senso e senza l’atopico di Barthes”, tra i tuoi “Oggetti d’Amore”[F  lankelot.eu/letteraturaF  cosmotaxi/2010   $ 15 gennaio 2010 ], addirittura, prima avevo visto l’elegia che ne hai fatto per “Il Pensionante dei Saraceni”. Ma in assoluto, qual è la bionda che è più aderente al tuo oggetto a, a dirla con V.S.Gaudio?
VSG Ma sai che non me ne ricordo una che è una!...
SP Non ci credo.
VSG Ci caschi sempre! Allora, andiamo per decenni, ma tieni conto che la bionda delectata è sempre quella immobilizzata in un suo paradigma morfologico o in un archetipo somatico relativo al suo massimo splendore e quindi forse anche a una sola immagine o fotogramma che sia. Lo capisci?
SP Insomma, ci provo nonostante sia bionda.

VSG Allora, vediamo per chi avrei fatto se non una saga almeno un poemetto o una chanson de geste, un carme figurato, un’ode o un mattaccino. Nel decennio dei Settanta, per Christie Brinkley, per l’atletica dell’immagine, ma, in realtà, era bionda? E anche l’anzidetta Farrah Fawcett, che, come abbiamo visto, è a lei che la Mattel si ispirò per il restyling di “Barbie” nel 1977. Negli anni Ottanta, Milly Carlucci che forse era rossa ma che per una foto pubblicata da “Eva Express” nel n.48 del 1980 la sua opposizione Primarietà/Secondarietà, che era alla base di quel gran culo documentato dal rotocalco, venne a farsi specchio continuo del mio oggetto a; Lady Diana che sostanzialmente era amata per il blasone del fallo che non solo impugnava; poi Kim Basinger, Katrin Krabbe, anche Irina Privalova: la Marcuzzi negli anni Novanta per quel gran culo che le immortalò Fabizio Ferri per “GQ” da cui venne fuori non un sermone ma una dissertazione sul nome di persona che si assolutizza come nome comune[F il-marcuzzi  ]; Ashley Montana Richardson . 
Ashley Montana
nel Dasein del Poeta

Poi vennero, tra Sharon Stone e Miele, una mesomorfa e l’altra ectomorfa dal pondus “debole”, Milla Jovovich, Uma Thurman, Deborah Kara Unger e altre longilinee ectomesomorfe che non so quanto e se fossero autenticamente bionde. Vai a vedere: tolta la Marilyn della patagonica allure ferroviaria di “A qualcuno piace caldo”[F  lasta-minimalista-per-lallure-doppio   ], e forse Miele[F miele-il-dolce-kama-salila  ] e, più tardi nel XXI secolo, Maria Sharapova[F maria-sharapova-il-paradigma-somatico  ], Ludivine Sagnier[F la-scala-del-diavolo-e-il-punctum  ], Isabelle Huppert[F isabelle-huppert  ], di biondo mi piace solo l’ alone didonico o il bagliore ainico?
Deborah Kara Unger

Ludivine e la scala del diavolo



Uma Thurman e il Tamahacan di Ura Rumis



SP In che senso?
VSG Nel senso che, vallo a capire, tu pensi che siano le bionde a farmi impennare l’oggetto a al meridiano del fantasma, invece mi sa che sono rosse
SP E Françoise Hardy dove starebbe?
VSG Lì mi fregò Sylvie Vartan, Françou sta da tutt’altra parte: le ça della longilinea ectomorfa[F  le-vent-hardy  ].
SP Hey Françou?
VSG Si c’est ça[F francoise-hardy-si-cest-ca   ].