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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

La posa del caffè e la psicanalisi 32 ▌Maria Sharapova, Lorde e le gesta della pulsione longobarda nel Tennis Court ad Ovest


C’è il tennis-groan e il tennis-moan, dentro il paradigma proairetico di Maria Sharapova: il groan , ridotto a due cifre, con la g che fa quasi gruffare la r, che geme di già nelle due lettere che griffano la sua identità e la mostrano nel tennis court, sarebbe 42, come se la pulsione s(connessa alla hy)[i] pulsasse un’ottava sopra il 41, come foutre-court nelle quaranta maniere del Foutre du Clergé de France[ii]; il moan, ridotto a due cifre, per le due consonanti m e n, è come se fosse il tennis 32, con le due pulsioni indicate che sono un’ottava sopra il 31, come foutre-court nel Foutre , che è, per quello che sostanzialmente sarebbe la maniera, un gemere dentro lo shumullar, anche perché si specchia nella effettiva messa in campo della 32, che, essendo la giocosa, trasformerebbe il gemere del tennis-moan in una sorta di schema verbale dello joy-moan.
Nel tennis della tennista russa, c’è, contemplato nella posa del caffè, il groan dell’arte drammatica e della pulsione di sorpresa, tra vanità e pudore, l’ansietà del groan è tesa tra paura notturna e tempesta di movimenti; il moan, che mima l’enuresi e l’asma, sublima tra umanesimo etico e cleptomania l’erotismo uretrale della tennista: tra censura interna e assenza di sentimenti, il moan esplode, anatema che di qua, metti un colpo prima, sottolinea l’enuresi e di là, un colpo dopo, c’è la traccia della piromania, cosicché l’erotismo uretrale pare che a questo possa servire: farle fare lo joy-moan, questo shumullar del gemito bagnato.
Lorde, ho visto e ascoltato Tennis Court, appena ieri(31 gennaio 2016), a fronte di decine di milioni di visualizzazioni e, si presuppone, di ascolti(il song è pubblico dal 23 giugno 2013): fa tennis groan, così pare, che è un po’ un gemere sibarita, per via del fatto che Sibari non è altro, come suo significato,che la Grande Troia(cioè la Magna Troia, la Troia della Magna Grecia), che, poi, se vai a vedere, è un po’ come il “berg” di Witold Gombrowicz: ne abbiamo parlato, in Henia’s Game[iii], la semidissertazione sul romanzo “Pornografia” dello scrittore polacco-argentino: anche altrove abbiamo considerato la ragione numerica del suono-lamento, che era il 14, numero-specchio del 41, che nel Foutre sarebbe qualcosa che come schema verbale sonorizza  il nuoto a rana, che, va detto, come posizione, nel Foutre-court, ricorda quella del 31° modo, che, per la nostra posa del caffè, è invece nel paradigma del tennis-moan.
La posa del caffè e la psicanalisi 32 Il tennis-groan e il tennis-moanMaria SharapovaLorde e il tennis court  di Stella-della-Sera per il visionatore-Asdiwal
Asdiwal, quello de La geste di Asdiwal, che Claude Lévi-Strauss trae da Boas[iv], è figlio di Hatsenas, che è un uccello che assomiglia al pettirosso, che annuncia sempre l’estate, secondo Boas Hadsenas significa “fortuna”, come “joy” e “bonheur” , fin tanto che culmini nel “gaudio”: quando fa visita alla giovane vedova, che sarebbe diventata la madre di Asdiwal, è uno straniero, che, diventato padre, accelera la crescita di Asdiwal con mezzi soprannaturali e numerosi oggetti magici: arco e frecce infallibili per la caccia, faretra, lancia, canestro, racchette da neve, mantello e cappello, che renderanno l’eroe capace di superare ogni ostacolo, di rendersi invisibile. Quando Hatsenas scompare, è la scomparsa del (-φ) generatore, Asdiwal e la madre proseguono il loro cammino verso ovest, verso Gitsalasert, nel Canyon dello Skeena, che è il villaggio nativo della madre dell’eroe.
Il poeta si incamminò un’estate, che è la stagione di Hatsenas, verso ovest, e  una mattina, in un villaggio turistico, si ritrova a guardare in un tennis court la partita tra un giovane e una giovanetta, che è come quella orsa bianca che a un certo punto Asdiwal insegue e quella fa un’ascensione verticale e lo porta diritto diritto a casa del padre, che è il Sole, e l’Orsa bianca è una incantevole fanciulla, Stella-della-Sera, come quella che il poeta sta guardando giocare a tennis.
Il poeta  non sa se quella è una lontana parente di quella che poi sarà Maria Sharapova, il poeta non sa nemmeno che Lorde a un certo punto del secolo ventunesimo farà questa Tennis Court: il poeta sta lì e guarda Stella-della-Sera, chiamiamola così, anche se il sole era nella prima fascia del mattino, un po’ prima dell’altra fascia, che è quella della pulsione isterica che Szondi chiama hy: vede la ragazza che gioca a tennis e che ogni volta che si appresta a fare un servizio guarda prima il poeta e poi effettua  il lancio; il poeta è qui a ovest, c’è il mare, e viene da est, e c’è il mare anche lì: il tennis court genera la formula:
mare: court(terra)::court(terra):mare
che equivale a questo sistema:
mare                                           mare
Ovest                 VS                     Est
Court                                           Out court
Tennista                                      Poeta(Visionatore)
C’è una palla che genera l’opposizione e la mantiene tesa tra l’occhio della tennista e l’orecchio del poeta: la ragazza non sa che chi la sta guardando fare la tennista è un poeta, dentro la simmetria delle posizioni geografiche è dentro la pulsione hy, che lancia la palla tra desiderio di mostrarsi e colpo di civetteria, alla sera, lei è Stella-della-Sera, si darà i colpi che il suo desiderio di mostrarsi pretende e anche la pseudologia fantastica che, non dimentichiamolo, è nel paradigma della sintomatologia della pulsione hy
Stella-della-Sera , quando socializza il carattere, specie se geme quando dà le racchettate, nasconde la fenomenologia di conversione isterica che le sconquassa non solo il calibistryx. 
Un bel giorno il poeta, ascoltando e guardando per la prima volta, Tennis Court di Lorde, si ricorda di quella giovanetta e del suo indice del pondus, ne rivede l’esatta morfologia attorno all’indice costituzionale[v] un po’ sotto il 53, per via dell’età ancora giovane: una normolinea ectomesomorfa, attorno ai 165 centimetri e tra 53-55 chilogrammi, tanto che le si può dare questo indice del pondus: a)altezza 165 – 53+87= 25, che è nella forchetta del valore medio-alto; b) altezza 165 – 55+87=23, che è sempre nella stesso valore ma meno ectomorfa e meno leggera, più compatta. L’indice costituzionale, dandole come pondus o seno 87 e quell’altezza, sarebbe questo:  87 x 100= 8700:165= 52.72, che è quello di una normolinea ectomesomorfa ( il limite per essere pienamente mesomorfa  e compatta parte da 53, fino a 56). 
Quella Stella-della-Sera, se avesse avuto un nome dai suoi indici morfologici, sarebbe stato qualcosa attorno al sostantivo-archetipo di Luna, per 52, o anche di un suono, di una parola, vicina a “lina”,”lona”,”lena”, “ilona”;di cane, per 72, o anche di un suono , di una parola vicina a “gana”, “cono”,”conno”,”guna”, “ghinea”, “guinea”; e al sostantivo-archetipo  di “nilo”, per l’indice del pondus pari a 25, o con un suono, o parola, come “nulla”. Più pesante e più vicina al 23, l’archetipo-sostantivo è quello di “nome”, “nume”,”noemi”. 
Nella posa del caffè, sottesa da Lorde in Tennis Court, quella Stella-della-Sera, nella fascia della casa undicesima del sole, si fa, o si potrebbe nominare, in uno dei piaceri singolari del poeta, Noemi Connoluna ,Ilona Cane, Ilona Gana, Ilona Guna, Lena Gonna, Lina Nilo, Lina Nulla, Lena Connolina. E a seconda del nome che la designerebbe, nell’azione del piacere singolare, il suo tennis sarebbe di volta in volta tra il tennis-groan e il tennis-moan
1. presa o vista nel 41 del Foutre, che è lo shummulo sibarita, e quindi nella meccanica pulsionale dell’est, da dove viene il poeta VS 
2. Presa o vista nel 31 del Foutre, che è lo shumullar longobardo, e quindi nella meccanica pulsionale dell’ovest, che è il punto cardinale del clistere portentoso e del tennis-moan; con la variante della presa e/o visionata nel 32, che, essendo il modo della giocosa, è l’imbragallamento dell’ovest, a ovest di Bragalla, al mare di Bragalla, il tennis dello shummulo seduto ma verticale, come nell’ascensione verticale di Asdiwal che insegue l’Orsa bianca per farle giocare il tennis-moan.




[i] Cfr. i bisogni pulsionali e le variazioni delle forme in: Leopold Szondi, Introduzione all’Analisi del destino,© 1972, trad.it. Astrolabio, Roma 1975.
[ii] Cfr. Les quarante maniere de foutre, dediées au Clergé de France, © 1790, Librairie Arthème Fayard, 1986.
[iii] Leggi l’ebook: V.S.Gaudio, Henia’s Game, Uh-Book 2015 on Issuu.
[iv] Cfr. Claude Lévi-Strauss, La Geste d’Asdiwal, Ecole Pratique des Hautes Etudes, Section des Sciences Religieuses. Extr. Annuaire 1958-1959, pp.3-43. Ristampato in « Les Temps modernes », marzo 1961.
[v] Cfr. V.S.Gaudio, Materiali e Indici Morfologici per una Somatologia dell’Immagine, in: Idem, Oggetti d’amore, Scipioni Bootleg, Viterbo 1998.

Questo testo della posa del caffè 32 è stato messo in bozza l’1 febbraio, quindi è stato redatto nei giorni antecedenti. I riferimenti a Maria Sharapova non tengono perciò conto dell’ammissione della tennista russa di aver fatto uso di potassio ancorché fosse diabetica; sul potassio della banana, poi, si potrà darne divagazione, forse, in una prossima puntata della posa del caffè Caffè niente, Maria, nemmeno un goccio, nemmeno la Miscela Leone?