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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Domino & Harley▐ Le cugine

Domino & Harley. 
Se le cugine fossero in realtà Domino e Harley Quinn?
Le cugine a Castrovillari.
Si dettero in questa posa, o si posero, nella cornice per il piacere singolare del visionatore a cui lo schema verbale del porsi era destinato. Qualcosa come quella doppia bifle di quella seconda domenica di primavera, nell’arco della controra e della bocca insugata, o dell’anello solare, il doppio anello, che rinserrava il Jésuve di Bataille nella dimensione e nel nome dell’Enzuvë, tanto che facendosi schema verbale questo sostantivo-archetipo enzugava l’anello solare raddoppiato dall’archetipologia dell’Heimlich.
Una non sarà nel piacere singolare di Harry Mathews(1): inginocchiata a un confessionale della cattedrale di Siviglia, quella ventunenne che sta dichiarando la sua inveterata abitudine a scuotersi il calibistrix; l’altra non è in una cucina di Christchurch, in Nuova Zelanda, una giovane tra i venticinque e i ventisei anni impegnata a farsi fare la Bifle sul muso e sulla faccia e cercando di afferrare e stringere quella verga dura come il legno e così enzugata.
Nella fotografia in cui si sono incorniciate quel che manca ed è visibile è il (-φ) che, trattandosi di una coppia seduta, dove può essere per non essere così mostrato, se non nel doppio anello solare? Possiamo guardarle, come le guarda il visionatore a cui hanno destinato la posa, e dar loro questa didascalia: “Attualmente si trovano a Castrovillari, che, come la Castroville californiana si vanta di essere la “capitale mondiale del carciofo”(2), si vanta di essere la “capitale della cipolla”, e, sedute al tavolo al ristorante, hanno appena finito di pregustare, per tutta la durata del pranzo, la varietà del gaudio di questo ortaggio tra la delizia dell’Enzuvë orale e la letizia spasmodica dell’Enzuvë dell’anello solare, difatti quello che ha reso irredenta la loro doppia apparizione in quella seconda domenica di primavera è il sugo che aveva finito con l’irrumare, insolubile anche all’olfatto, la pelle del muso, della faccia e dello gnomone della controra di quella che non era in una cucina a Christchurch in Nuova Zelanda ma aveva appena finito di mangiare nella sua cucina”.

(1)     Cfr. Harry Mathews, Singular Pleasures, P.O.L. éditeur 1983.
(2)     Cfr. Ibidem.

Le cugine.
La photostimmung è puramente illustrativa;
non sono le cugine che si travestono come Harley e Domino.
La photostimmung è puramente illustrativa. 
Qualsiasi riferimento  alle figure fotografate  è del tutto casuale.